Il 23 e 24 novembre 2019 abbiamo radunato, per due giorni, la comunità di RENA. Lo abbiamo fatto a Perugia, al di là della linea dell’alta velocità, come ha detto Giulia Paciello , anima insieme a Giuseppe Ciarliero (entrambi componenti del consiglio direttivo) di questo momento associativo.
Abbiamo ragionato su tre grandi sfide:
La società aperta dove le diversità sono incoraggiate, valorizzate, praticate. Una società dove la complessità viene affrontata con profondità analitica, raccontata con chiarezza, gestita con responsabilità. Con interventi di Silvia Givone, Giulia Naldi, Roberto Lucarella.
La giustizia sociale, come principio per ridurre le disuguaglianze, raggiungere equità, creare un sistema che dia pari opportunità (e diritti) a tutte e tutti. Con interventi di Davide Giovinazzo, Cecilia Manzo, Geraldina Vespucci.
La sostenibilità, come metodo e come prospettiva all’interno della quale sviluppare ogni azione individuale e collettiva, integrando la dimensione ambientale, economica e sociale. Con interventi di Francesco Galtieri e Sara Lauro.
Abbiamo ascoltato Anna Laura Orrico, sottosegretaria di Stato al Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, intervistata da Paola Brizi, raccontare cosa significa occuparsi di politiche per la cultura in Italia provenendo da Cosenza.
Piero Dominici ci ha inoltre guidato in una riflessione collettiva sulla complessità della società e del cambiamento.
Abbiamo ragionato di contenuti sabato, e di progetti – guidati da Stefania Paolazzi (Vicepresidente dell’associazione) e da Claudia Zampella – la domenica.
Ho (Tommaso Goisis) cercato delle parole chiave:
Esplorazione: la paura di sbagliare rimane fuori dalle nostre riunioni, dai nostri progetti, e dai nostri tentativi di progetti.
Scossa: RENA è la capacità di scuotere chiunque. E la responsabilità di procurare una scossa a chiunque ci incontra.
Palestra: RENA è formazione continua, campo di apprendimento infinito.
Leggerezza una comunità volontaria ha senso di essere abitata solo si tiene insieme la capacità di ridere, e di ballare, con quella di essere serissimi e serissime l’istante dopo. Puntiamo in altissimo, non moriamo di ambizione.
Lentezza: un’associazione che cambia la propria ‘guida’ ogni due anni è per sua natura lenta, poco incline a repentine accelerazioni e cambi di direzione improvvisi. Disegniamo curve rotonde, le più divertenti da percorrere.
Una parola l’ha scelta anche chi – prima di me – ha rappresentato la comunità di RENA
• Alessandro Fusacchia, il coraggio di fare una #scelta
• Francesco Luccisano, essere #salmoni sempre più controcorrente
• Francesco Russo, prendersi #cura, che guarisce e che alimenta
• Linda Di Pietro, #legarsi alla montagna, sull’esempio di Maria Lai
Perché RENA, in fondo non è il clamore di una risposta affrettata.
RENA è la complessità di una proposta urgentissima.
Con la comunità di Arenaute e Arenauti, come protagonista di questa storia collettiva.