CO/Auletta ambisce a divenire una buona prassi per la costruzione di processi pubblici di trasformazione. Crediamo sia un progetto innovativo per almeno otto ragioni:
1. cambia le regole: da procedure concorsuali chiuse si passa a comunità di autori (ente banditore, partecipanti e società civile ) che collaborano per la costruzione del bene comune attraverso strumenti web 2.0;
2. spinge alla condivisione di conoscenza: non c’è segretezza sul lavoro dei partecipanti e il concorso è anzi una occasione per generare l’ inclusione degli attori del territorio. Un concorso di questo tipo aumenta la conoscenza invece che ridurla;
3. riequilibra il rapporto tra enti banditori e partecipanti: CO/A è una comunitpa di autori opensource. Sotto una licenza CC BY ND IT 2.0, tutti i partecipanti al concorso e gli enti banditori sono titolati all’uso di tutta la ricerca prodotta, ma chiunque voglia applicare le idee dovrà farlo in accordo con gli autori;
4. premia il processo non la graduatoria: non è importante la selezione, non punta a trovare un vincitore ma piuttosto la combinazione migliore tra le idee finaliste;
5. stimola risposte integrate: proietta la progettazione verso la ricerca di un modello di sostenibilità sul territorio che si nutre di tutte le discipline, non solo di architettura e non solo di impresa;
6. è interdisciplinare: spinge a nuove forme di collaborazione tra professionisti e tra discipline, l’humus indispensabile per produrre contenuti non solo innovativi ma anche sostenibili;
7. genera cambiamento per i concorsi tradizionali: è stato costruito come un concorso di idee, ma contiene semi per innovare anche procedure pubbliche più strutturate (es. assegnazioni pubbliche di incarico);
8. è tra i primi concorsi in Italia a mettere insieme tutte le istanze sopra espresse per integrarle in qualcosa di nuovo che non esisteva ancora.