Tra la tappa di Palermo e quella di Parigi (il 20 febbraio), RENA è nel vivo del road show di lancio del concorso dedicato ai nuovi Pionieri d’Italia – organizzazioni che portano innovazione e cambiamento attraverso metodi nuovi in 4 aree:
- innovazione sociale
- sviluppo delle comunità locali
- formazione e talento
- qualità della democrazia.
Oggi parliamo di innovazione sociale, cornice di alcuni progetti e organizzazioni che possono candidarsi al concorso. “Innovazione sociale” è un termine che non può che lasciare insoddisfatti, per la sua genericità e per i molteplici significati che gli vengono attribuiti. La discussione pubblica su cosa significa fare innovazione sociale è ampia e rimane aperta. Eppure, al momento, appare il termine migliore che abbiamo per indicare una serie di progetti, che cercano di rafforzare il tessuto civico delle nostre società e a generare il cambiamento.
Sarà merito dell’unione Europea che ha recentemente lanciato la “Social innovationcompetition”, ma ancor di più è merito di organizzazioni che dal basso si impegnano quotidianamente per migliorare la società: dal Social Innovation Camp di Milano, alla Social InnovationCompetition di Napoli al programma della Regione Puglia “Bollenti Spiriti.
Interazione, innovazione e collaborazione sono i principi base dell’innovazione sociale, come ricorda Il libro bianco dell’innovazione sociale di Robin Murray, Julie CaulierGrice e GeoffMulgan (ed. italiana curata da Alex Giordano e Adam Arvidsson. Innovazione sociale è generalmente intesa come la capacità di rispondere ai bisogni emergenti delle persone attraverso nuove modalità di azione. Si scardina la tradizionale tripartizione Stato-Mercato-Non Profit perché l’innovazione appartiene a tutti i settori, li contamina, agisce creando nuove forme di collaborazione e nuovi schemi d’azione.
L’innovazione sociale coinvolge per lo più giovani organizzazioni pronte a mettersi in gioco e a fornire concrete soluzioni per il miglioramento della società. Le caratteristiche dell’innovazione sociale sono:
- mette al centro le “relazioni”
- un forte uso di networks e delle nuove tecnologie
- una crescente dimensione sociale dell’innovazione.
Ma vediamo alcune delle esperienze di innovazione sociale in Italia con alcune di queste caratteristiche:
- Fare Impresa in Dozza. Gd, Ima e Marchesini Group, le tre aziende bolognesi colossi nel mondo della meccanica automatizzata fondano una società per produrre pezzi destinati alle tre aziende dentro il carcere di Bologna. «Fare impresa in Dozza» impiega oltre 20 detenuti, col contratto a tempo indeterminato dei metalmeccanici. I reclusi, quando usciranno, se avranno provato le loro competenze, saranno subito assunti nelle tre aziende.
- StreetBank è il progetto vincente di un giovane inglese, che su un sito ha riunito gli abitanti di un quartiere a ovest di Londra per scambiarsi oggetti o favori. Un social network di quartiere per il dono e il baratto, una vera propria banca di strada che ha raggiunto 10mila membri e cresce di oltre 400 iscritti al mese. Ogni scambio o prestito avviene nel raggio di un miglio dalla propria porta costringendo le persone al faccia a faccia, ripartendo dagli sconosciuti della porta accanto. Per dirla col motto del suo fondatore, “per rendere il tuo vicinato un posto un po’ migliore”
- Fondazione di comunità Rione Sanità–l’Altra Napoli. Dal 2006 una rete composta da cittadini, associazioni non-profit cooperative sociali, coop. di produzione lavoro, portano avanti nel quartiere Rione Sanità ,quartiere degradato al centro di Napoli, un intenso lavoro di recupero del territorio. Attraverso progetti di riqualificazione urbana, valorizzazione dei beni storico-artistici affidati ai giovani del quartiere,promozione di imprese sociali, questo network del terzo settore è riuscito in sei anni a raccogliere circa 4,5 milioni di euro esclusivamente da finanziatori. Grazie alle tante iniziative affidate ai cittadini ed in particolare ai giovani, oggi oltre 70 persone lavorano in questo circuito virtuoso fatto di orchestre giovanili, accademie di teatro, basiliche e Catacombe paleocristiane, case di accoglienza per minori. L’elemento di innovazione sociale è qui rappresentato dalla possibilità data alla collettività di investire nel proprio futuro, di attivare risorse proprie per il bene comune, di immaginare e realizzare nuove iniziative di sviluppo territoriale basate sull’arte e la cultura.
Questi sono solo alcuni esempi di esperienze collettive che fanno dell’innovazione sociale un metodo o una cornice entro cui operare. Un piccolo assaggio di organizzazioni capaci di costruire ponti tra realtà e contesti diversi, impegnate a realizzare progetti concreti per il bene comune ,dedite a diffondere un’idea di società migliore.
Sono proprio queste le organizzazioni pioniere del nostro tempo di cui andiamo a caccia! Fatevi sotto!