Proporre nuove soluzioni per OpenToscana, la nuova piattaforma sui servizi digitali, open data, trasparenza e partecipazione della Regione Toscana. E’ questa la sfida di #HackToscana, l’hackhaton civico che organizzeremo insieme a Fondazione Sistema Toscana il prossimo 11 Ottobre, all’interno dell’Internet Festival di Pisa.
12 ore di lavoro, dalle 9 alle 21, per propotipare applicazioni e servizi, idee e strumenti con l’obiettivo di aumentare l’ingaggio civico e la collaborazione a supporto dei tre dei temi portanti di Open Toscana: accesso ai servizi, strumenti di partecipazione e open data regionali.
A come si fa per partecipare? L’hackathon è aperto a gruppi, anche informali, di massimo 5 componenti, che presenteranno una candidatura attraverso questo form online. Sarà possibile partire da prodotti e servizi già esistenti, per cui se siete startupper o sviluppatori, chiedetevi se e come quello che avete già in mano può essere la base di partenza per contribuire a fornire un servizio “pubblico”. In palio ci sono 3 premi da 2mila euro, ma soprattutto la possibilità di contribuire a migliorare la neonata piattaforma, rendendola più capace di rispondere alle vostre stesse esigenze. L’hackathon potrebbe essere anche l’occasione per interagire con chi si occupa di sviluppo tecnologico in Regione Toscana e/o per acquisire nuovi utenti. Se infatti il vostro prodotto/servizio entrasse a far parte integrante della piattaforma, sicuramente avreste accesso ad una community significativa in grado di mettere alla prova la bontà dei vostri applicativi.
Proviamo a fare qualche riflessione in più sul senso che ha partecipare a questo appuntamento. E a condividere quelli che sono stati i nostri ragionamenti, quando abbiamo accettato di contribuire all’organizzazione di questa iniziativa.
La volontà alla base di Open Toscana e dell’Assessorato ai sistemi informativi e alla Partecipazione della Regione Toscana è chiara: favorire la partecipazione e rendere più facile l’accesso ai servizi con strumenti di partecipazione e open data.
Ma come possiamo accelerare il processo d’innovazione se non dando le chiavi del processo agli hacker civici? Per aprire le porte all’innovazione, quella che nasce senza chiedere il permesso, abbiamo inserito nell’hackthon anche alcuni dispositivi per indicare alla Regione possibili passi successivi da compiere, verso una piattaforma davvero utile per gli innovatori toscani. Vorremmo infatti sapere da voi quali sono le cose da migliorare, quali i dati più importanti da aprire, quali le informazioni e i servizi che vorreste trovare su un portale del genere.
Cercheremo quindi di aprire una finestra di opportunità per garantire che una iniziativa positiva come Open Toscana non finisca per essere un contenitore vuoto. Per farlo però, abbiamo bisogno di far percepire quanta domanda di innovazione reale c’è là fuori. Starà poi alla Regione rispondere a questa domanda nel modo più opportuno.
Ma possiamo stare certi che molto probabilmente non ci sarà alcuna risposta se non saremo capaci di far sentire ed evidenziare le nostre e le vostre esigenze: di cittadini, innovatori, attivisti, maker, imprenditori, etc etc.
Saremo e sarete capaci di indicare nuove soluzioni, prototipando qualche cosa di inaspettato? Saremo e sarete in grado di sviluppare qualche cosa in grado di rispondere a bisogni reali della società?
Noi questa sfida l’abbiamo accettata, accettando di lavorare con una Regione che può essere considerata all’avanguardia per quanto riguarda la promozione di processi di partecipazione offline e che ora ha l’ambizione di fare un ragionamento serio per quel che riguarda la partecipazione digitale, la trasparenza ed i dati aperti.
E voi, siete pronti a raccogliere questa sfida? Ogni gruppo partecipante all’hackthon potrà accedere a nuove competenze ma di fatto la sperimentazione è una scommessa. I garanti del processo, li abbiamo chiamati advisors, indicano che l’approccio collaborativo sarà tratto distintivo: Davide Agazzi, Daniela Selloni, Ernesto Belisario, Maurizio Napolitano, Mirko Lalli, Fabio Malagnino, Andrea Di Benedetto, Lorenzo Benussi, Marco Bani, Silvia Givone e il Michele d’Alena aiuteranno i partecipanti a sviluppare prototipi progettuali.
Ma HackToscana non è solo una maratona, non è solo una gara, perché RENA ha aperto uno spazio di “hackeraggio” completamente indipendente per migliorare un servizio che parla di trasparenza e partecipazione. Il tempo è poco, lo sappiamo ed in ballo ci sono 3 premi da 2mila € l’uno ma noi crediamo ci sia molto di più perché vorremmo far passare un messaggio forte e chiaro che nel nostro Paese potrebbe essere dirompente: attivando spazi di collaborazione con l’esterno, la PA italiana può cambiare.
Certamente servono nuovi alfabeti, nuovi strumenti e soprattutto le promesse di cambiamento dovranno essere mantenute: in ballo c’è la ricostruzione di un rapporto, quello tra politiche pubbliche e cittadini, troppo spesso incrinato. Regione Toscana ha lanciato un sasso, ha aperto una porta, chi ha voglia di entrare?
Qui tutte le info per partecipare (iscrizioni entro il 9Ottobre) . Per chi ci sarà: ci vediamo alle 9 di mattina dell’11 ottobre a Pisa (Bastione San Gallo)