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Hanno mentito. Hanno mentito quando ci hanno detto che i percorsi scolastici ci avrebbero insegnato a semplificare la complessità del mondo, quando ci hanno detto di scegliere una scorciatoia semplice, di non sprecare il nostro futuro negli sport, nelle arti o nelle passioni. Quando ci hanno mostrato storie “ordinarie” di scalabilità e successo.
Hanno bluffato, consegnandoci il caos. Il mondo (là fuori, ma anche qui dentro) è pieno di problemi profondi e risolverli richiede approcci tutt’altro che superficiali. Troppo spesso, si tenta di risolvere le criticità con lo stesso pensiero che ha portato a generarle. Un modo davvero inefficace di affrontare la realtà. Un compromesso con il declino.
Il confronto tra pari, il pensiero laterale, lo scambio intergenerazionale sono potenti catalizzatori per abilitare il cambiamento. La Summer School di RENA offre strumenti per affrontare questioni complesse superando il pensiero riduzionista e sviluppando un approccio tridimensionale per comprendere le questioni alla radice e contribuire a risolverle in modo non scontato.
Avevamo una casa nell’universo tolemaico nella quale tutto era ordinatamente al suo posto. Abbiamo messo in crisi le nostre certezze cercando le cause di ciò che vedevamo, contando su una scienza basata su un approccio alternativamente induttivo e deduttivo. In seguito abbiamo scelto di fare entrare in gioco il caso, affidandoci alla teoria della probabilità. O, peggio, alla pratica della deresponsabilizzazione.
Infine, siamo arrivati a progettare il caos: una visione della realtà non lineare, nella quale tutto è connesso con tutto e dove ogni fatto nuovo può avere ricadute dirette e indirette su quasi ogni altro fatto successivo. Movimento che si genera dalla polvere e saperi che nascono dalle contaminazioni. Negli interstizi di questa nuova realtà abbiamo lasciato proliferare l’improvvisazione, il business as usual, i narcisismi.
Ora scegliamo di governare il caos, sapendo di non volerlo domare, ma di volerci giocare. Con la serietà di quelli che non scherzano. Abbiamo imparato a osservarlo e a generarlo. Ci riproviamo, con una scuola dedicata. Affrontando in modo trasversale i temi che investono gli attori del cambiamento, sul presupposto del cambio di paradigma rispetto alla tradizionale suddivisione tra soggetti attivi e passivi di politiche pubbliche e dinamiche sociali; favorendo la contestualizzazione e la comprensione del cambiamento.
L’obiettivo della RENA Summer School è costruire una cassetta degli attrezzi affinché l’innovazione episodica si possa innestare in modo sistemico; intercettando e aggregando intorno a RENA esperienze e temi che si collochino nella curva ascendente dell’innovazione, raccontando le più importanti e utili esperienze consolidate, ma cimentandosi anche nel giusto sforzo di scouting di nuovi temi e soluzioni da sperimentare. A pensarci, è una bella responsabilità. Ma non saremo soli.
Ancora pochi giorni per candidarsi a entrare nella “classe” dei 35 professionisti, ricercatori, imprenditori, amministratori, innovatori che, a Matera, dal 25 al 30 agosto si misurerà con la sfida della Summer School, un esercizio di indipendenza, pluralismo e pragmatismo. Saranno con noi esperti, accademici, sindaci, giornalisti in un programma intenso che vedrà teoria e pratica confrontarsi, immaginazione e sperimentazione provocarsi, pensiero e azione miscelarsi.
Andateci piano, potrebbe cambiarvi la vita.
 
Linda Di Pietro – Presidente RENA
Antonio Aloisi – Vice Presidente RENA, Direttore Summer School

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