Con l’assemblea generale del 29 gennaio 2021, si chiude il biennio del Consiglio Direttivo 2019-2020 di RENA.
Sono stati due anni intensi, unici e inediti. Il secondo, in particolare, ci ha visti impegnati e impegnate e rinnovare e innovare la missione associativa durante la pandemia. Sono stati due anni nei quali abbiamo sempre avuto come primo obiettivo il rafforzamento del senso di appartenenza a RENA da parte delle socie e dei soci dell’associazione. Appartenere a RENA è stato per noi il mezzo per cercare di avvicinarci al fine: costruire un Paese più giusto. Ci siamo candidati come gruppo, abbiamo organizzato due Summer School e quattro assemblee generali, decine di iniziative speciali e collaborazioni, abbiamo scritto un bando che non abbiamo vinto, cercato e trovato una persona straordinaria, ci siamo presi cura della rete delle socie e dei soci di RENA, il vero capitale dell’associazione, senza dimenticarci di contribuire a migliorarne le finanze. Abbiamo comunicato e, soprattutto, ci siamo divertite e divertiti. Con questo racconto – organizzato in 10 capitoli – vi raccontiamo punto per punto cosa abbiamo fatto e come l’abbiamo fatto. Consapevoli che il senso più vero della nostra azione si trova nello spazio tra ciò che abbiamo fatto e tra ciò che avremmo voluto fare, come leggerete in fondo.
1. Come è nata la nostra candidatura e la strategia associativa
A gennaio del 2019 ci siamo presentate e presentati in assemblea elettiva come gruppo attraverso un documento di candidatura e siamo stati eletti. Solo dopo le elezioni, abbiamo deciso le cariche al nostro interno: Tommaso Goisis (Presidente), Stefania Paolazzi (Vicepresidente), Giulia Paciello (Segretaria Generale), Luca Cantelli (Tesoriere), insieme a Ana Victoria Arruabarrena, Giuseppe Ciarliero e Daria Santucci. Abbiamo deciso di candidarci sentendo l’importanza di raccogliere un’eredità come quella della storia di RENA, di dover garantire una continuità e al tempo stesso di dover (voler) interpretare una missione trasformativa. Abbiamo lavorato affinché tutti e tutte potessero sentirsi da un lato rappresentati e orgogliosi di RENA e dall’altro possibili attori, all’interno dell’associazione. RENA è una realtà spazialmente distribuita in Italia e all’estero, è una comunità di pratiche più che territoriale. Tante e tanti di noi, per distanza o per diverse età associative, non si erano quindi mai incontrati. Anche per queste ragioni per noi è stato importante cercare di partire raccogliendo consenso su un’idea, ancora prima che sui nomi. Esprimere per la prima volta una candidatura collettiva per noi è stato il modo per dare forza a questa idea. Dopo le elezioni, abbiamo lavorato insieme alle socie e ai soci dell’associazione per elaborare ulteriormente il documento di candidatura che si è trasformato nella strategia associativa 2019/2020. Abbiamo fatto la scelta di mettere al centro della strategia un’idea di mondo e di società nella quali riconoscerci per poter agire insieme, nella vita associativa. Elementi portanti di questa visione sono stati:
- la giustizia sociale intesa come un impegno costante per la riduzione delle disuguaglianze
- la società aperta, dove le diversità rappresentano un valore e un’opportunità di crescita collettiva
- la sostenibilità, come metodo e come prospettiva all’interno della quale sviluppare ogni azione individuale e collettiva;
- il femminismo, quale impegno quotidiano per il superamento di quegli elementi culturali (collettivi e individuali) che ostacolano la piena espressione della dignità umana delle donne e perpetuano la prevaricazione e le disuguaglianze
- la fiducia, architrave di ogni attività di comunità
2. Le Summer School 2019 e 2020
La scuola estiva sul buongoverno e la cittadinanza responsabile rappresenta sin dalla nascita di RENA il momento più identitario dell’associazione. Ci siamo inseriti nel solco della tradizione, confermando la scelta di Matera come città sede della Summer School disegnando al tempo stesso una strada nuova. Nel 2019 la scuola (consulta qui il programma) è stata dedicata a qualificare il cambiamento che riteniamo giusto e necessario per andare a fondo di concetti che non possono essere più considerati neutrali. I macrotemi su cui abbiamo declinato le giornate dal 21 al 25 agosto sono stati la società cosmopolita, cultura e territorio, le disuguaglianze, la sostenibilità, la tecnologia e la politica. La scuola è stata organizzata grazie al prezioso sostegno di Intesa Sanpaolo (storico partner della Summer School) e dell’ambasciata degli Stati Uniti in Italia (che ci ha consentito di ospitare due speaker statunitensi) e in collaborazione con Nesta Italia e la Fondazione Matera 2019. Nell’anno di Matera Capitale Europea della Cultura, per l’appunto, abbiamo cercato di costruire la più ampia sinergia possibile con il contesto locale, con laboratori, lezioni in esterna e il coinvolgimento di numerose persone coinvolte attivamente nel programma culturale della città lucana. Nel 2020 lo scoppio della pandemia ci ha messo di fronte a una scelta difficile ma inevitabile: spostare la scuola, originariamente prevista dal 26 al 30 agosto, non ci era infatti possibile pubblicare la call per la partecipazione a maggio/giugno, ancora nel pieno del primo lockdown. Dopo un’approfondita discussione, abbiamo identificato delle nuove date 8-11 ottobre e avviato la macchina organizzativa di conseguenza. La scuola 2020 (consulta qui il programma) si è intitolata “Immaginare la cura”, per stimolare in diverse direzioni la nostra capacità di immaginare meccanismi e scenari inediti, competenze e strumenti per costruire utopie possibili, in un mondo sconvolto dalla pandemia. I temi scelti sono stati la giustizia sociale e ambientale, lo sviluppo sostenibile, i beni pubblici e la diversità. La scuola ha visto una conferma di alcuni partner del 2018 (Intesa Sanpaolo e Nesta Italia) e l’aggiunta del Forum Disuguaglianze Diversità, che ha contribuito in maniera sostanziale all’elaborazione del programma. Rispetto all’edizione precedente, abbiamo scritto e adottato un rigido protocollo sanitario, ridotto la partecipazione a 25 studenti e studentesse (in luogo dei 45 del 2019) e accorciato la scuola di un giorno. Grazie a queste misure non vi è stato alcun caso di positività al Covid tra i/le partecipanti, staff, docenti. Come innovazione, per la prima volta la scuola ha visto la presenza di un laboratorio unico, sviluppato nel corso delle quattro giornate, curato da Social Seed. Entrambe le scuole hanno visto arrivare più di 100 candidature per partecipare. La selezione è avvenuta coinvolgendo le socie e i soci disponibili a valutare i diversi profili ricevuti, componendo poi la lista finale per garantire parità di genere e diversità di background, competenze e provenienza geografica. Nella scelta degli speaker, il programma di ogni giornata è stato assemblato promuovendo la piena parità di genere.
3. Le assemblee generali
Rispettando la cadenza degli ultimi anni abbiamo organizzato quattro momenti ricorrenti di incontro tra le socie e i soci dell’associazione:
- A Firenze, a Marzo 2019, dove ci siamo trovati e trovate per organizzare il cambiamento: co-progettare la Summer School.
- A Perugia, a Novembre 2019, con “Senza fretta, ma grande urgenza” dando voce a ospiti esterni, nuovi soci e nuove socie dell’associazione e anche agli storici presidenti di RENA. Ecco le foto e un racconto della giornata.
- Ad aprile 2020 abbiamo dovuto spostare “Da Sud” l’assemblea prevista a Brindisi e abbiamo deciso di organizzarla virtualmente.
- A Novembre 2020, sempre via zoom, dove abbiamo affrontato alcuni importanti passaggi associativi, come l’approvazione del nuovo statuto, conforme al nuovo codice del terzo settore, e del trasferimento di sede legale da Rieti a Milano.
il 29 gennaio 2021 si terrà la nostra “ultima” assemblea generale dove avverrà l’elezione del nuovo consiglio direttivo. In tutti i momenti associativi abbiamo sempre cercato di tenere insieme tre componenti: (i) la presenza di speaker e ospiti esterni, per aprire le nostre discussioni alla società (ii) la condivisione di documenti e ordine del giorno in anticipo, così da facilitare discussioni informate e (iii) un’attenzione particolare all’inclusione delle nuove socie e dei nuovi soci, sforzandoci continuamente di metterci nei loro panni affinché si sentissero pienamente parte delle attività associative.
4. Le iniziative speciali
Parallelamente all’organizzazione della Summer School (il nostro momento principale di comunicazione e coinvolgimento esterno) e delle assemblee generali (la cura interna), abbiamo organizzato alcune iniziative speciali, stimolando sempre la responsabilizazzione e il coinvolgimento delle socie e dei soci di RENA
- A Marzo del 2020 con “Democrazia Agile” abbiamo organizzato una diretta Facebook per raccontare le storie di amministratrici e amministratori pubblici che sono riusciti a garantire il funzionamento delle istituzioni democratiche anche a distanza. Insieme a Movimenta e Copernicani.
- Ad aprile del 2020 con “Per una Scuola Inclusiva” abbiamo contribuito al dibattito sull’impatto della didattica a distanza sul diritto all’istruzione,
- A giugno 2020 con “Progettare le politiche del futuro” abbiamo ragionato di quali direttive strategiche avesse senso intraprendere per un’allocazione efficace dei fondi destinati alla ripresa. Insieme Movimenta, I Copernicani, Nesta Italia, Forum Disuguaglianze Diversità e Forum PA
- A novembre del 2020 abbiamo presentato “Il tuo capo è un algoritmo“, il libro scritto da Antonio Aloisi (socio di RENA e già vicepresidente) e Valerio Di Stefano dedicato all’impatto delle nuove tecnologie sul mondo del lavoro. In questo appuntamento abbiamo anche introdotto il servizio di interpretariato LIS in simultanea.
Nel corso del 2020 abbiamo inoltre partecipato a un bando dell’Ambasciata Statunitense in Italia con un progetto “The (new) voice of Italy” dedicato a stimolare il protagonismo dei giovani ricercatori e delle giovani ricercatrici italiane. Abbiamo composto un importante partenariato e coinvolto più di 20 “alumni” dei programmi di scambio statunitensi. Purtroppo la proposta non è stata finanziata, ma è stato comunque un utile momento di elaborazione collettiva e di rafforzamento delle relazioni esterne.
5. Le collaborazioni con altre iniziative
Spesso RENA è stata coinvolta in iniziative organizzate da altre associazioni e realtà a noi affini. Ecco una selezione di appuntamenti cui abbiamo contribuiti in questi due anni:
- A maggio del 2019 con Victoria Arruabarrena abbiamo partecipato al convegno “Equal – promuovere l’uguaglianza attraverso la pubblicità”, organizzato dal Comune di Milano con l’Art Directors Club Italiano.
- A settembre del 2019 abbiamo partecipato con Luca Cantelli alla due giorni di lavoro “Verso una comunità per la rigenerazione” organizzato dal Master U-Rise dell’ Università Iuav di Venezia
- A ottobre del 2019 abbiamo partecipato, su invito del British Council, al workshop conclusivo del progetto di ricerca Next Generation Italy che mira a raccogliere dati per esplorare i bisogni, le potenzialità e le aspirazioni dei giovani (18–30), e a disseminarli tra decisori politici italiani ed europei
- A maggio del 2020 abbiamo contribuito al ciclo di incontri “La scuola agile” promosso dall’associazione Movimenta
- A giugno del 2020 abbiamo contribuito a diffondere #illavorochehasenso, un progetto promosso da UnipolSai Corporate e Cru Toscana a cura di LAMA Agencyper ridisegnare le mappe del lavoro contemporaneo
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Il 15 ottobre 2020 con Giuseppe Ciarliero (qui la video intervista) abbiamo partecipazione a “Next generation”, l’evento organizzato da Talent Garden per dar voce alle forze economiche e social attive nel campo dell’innovazione.
- Il 7 dicembre 2020 abbiamo partecipato – tramite Stefania Paolazzi – a “Open Forum DD“, a cura del Forum Disuguaglianze Diversità, nella giornata di analisi, proposta e discussione attorno al tema del “Potere dei/delle giovani”
6. La selezione di una persona straordinaria
A gennaio del 2020, grazie alle risorse generate nel 2019, abbiamo deciso di cercare una figura di supporto alle attività associative. Alla call “cerchiamo una persona straordinaria“, rimasta aperta per poco meno di un mese, hanno risposto più di 200 persone da tutta Italia. Leggere le loro storie è stata un’esperienza molto forte, dove abbiamo potuto toccare con mano l’incredibile bacino di competenze che accomunava molte candidati e candidati e al tempo stesso il capitale di fiducia che RENA è stata in grado di generare. La selezione è stata organizzata in tre fasi:
- La valutazione di CV e lettere di motivazione con una griglia di punteggi da assegnare a ciascun candidato/a. A cura del Consiglio Direttivo e delle socie e dei soci che si sono resi disponibili.
- Un primo colloquio, svolto da Giulia Paciello insieme a un altro socio/a dell’associazione, che ha visto coinvolte 8 persone candidate.
- Un secondo colloquio, svolto da Tommaso Goisis e Stefania Paolazzi, cui hanno avuto accesso 4 finalisti (due uomini e due donne).
I colloqui si sono svolti ponendo alle candidate e ai candidati un insieme di domande prestabilite, così da garantire esiti confrontabili e non influenzati da alcun bias. La scelta, presa dall’intero consiglio direttivo, è ricaduta su Nicola Giulivo, professionista nel campo del project management, con già esperienze di coordinamenti associativi in corso/alle spalle, che ha iniziato a lavorare come consulente per RENA a inizio aprile. L’unico altro supporto professionale di cui l’associazione si è avvalso è stato relativo alla grafica e al webdesign, incarico affidato a Eleonora Anzini.
7. La cura della rete associativa
Nel corso dei due anni di mandato, abbiamo sempre cercato di mettere massima cura nel coinvolgimento della rete dei soci e delle socie sia in un’ottica di costante aggiornamento (per esempio di alcune scelte di competenza del consiglio direttivo) sia di apertura di opportunità ogni qual volta fosse possibile creare un’opportunità di ingaggio. Per esempio:
- Parallelamente alla chat informale dell’associazione, ogni comunicazione ufficiale è stata sempre trasmessa anche alla mailing list dei soci e delle socie.
- Gli ordini del giorno e i documenti preliminari delle diverse assemblee generali sono stati sempre trasmessi in anticipo di almeno 4-5 giorni.
- Abbiamo sempre cercato di affidare responsabilità a soci e socie esterni al direttivo, sia in riferimento alla curatela e all’organizzazione della Summer School sia nelle iniziative speciali. Il nostro obiettivo è stato, infatti, quello di essere il più possibile un direttivo abilitante, più che dirigente.
- Ogni qual volta è stato possibile, come nella selezione della “persona straordinaria” abbiamo dato l’opportunità alle socie e ai soci che lo volessero di prendere parte ad attività spettanti, teoricamente, al solo consiglio direttivo.
- Abbiamo svolto un lavoro di ricostruzione di nominativi e contatti presenti sia nella chat informale “A Tutta RENA”, sia nella mailing list “Arenauti@”, contattando individualmente decine di ex-soci ed ex-socie cui abbiamo proposto di associarsi nuovamente all’associazione di modo da poter rimanere coinvolti nei canali di comunicazione associativi. Questo lavoro ha fatto sì che – per il 2020 – RENA abbia un totale di 107 socie e soci e 33 amici e amiche di RENA.
Nel corso del 2020, dopo lo scoppio della pandemia, abbiamo organizzato dei momenti informali di semplice ascolto e confronto. Abbiamo avvertito la responsabilità di dare un forte messaggio di comunità in un momento in cui tante e tanti di noi vedevano perduti i propri abituali punti di riferimento.
Abbiamo sempre cercato di agire con profondità, precisione, cura e tanta leggerezza.
8. La sostenibilità economica
Siamo orgogliose e orgogliosi di aver lavorato per aumentare la sostenibilità economica di RENA e siamo contenti di lasciare al prossimo direttivo delle risorse che consentiranno a RENA di decidere non solo come reperire fondi, ma anche di come investirli. Per arrivare a questo risultato abbiamo lavorato su due principali fronti:
- Proseguire nel lavoro avviato dal precedente direttivo per quanto riguarda la attenta pianificazione delle entrate/uscite della RENA Summer School.
- Aumentare il numero di soci e di socie regolarmente iscritti all’associazione, così da poter coprire più della metà del costo della collaborazioni (project manager e grafica/web designer) con le quote associative.
9. La comunicazione esterna
In questi due anni abbiamo cercato di declinare i contenuti prodotti sui diversi canali di comunicazione dell’associazione:
- Il sito è stato usato soprattutto come “blog”, pubblicando 32 contenuti originali. Sono state inoltre realizzate delle pagine speciali per la Summer School 2019 e 2020. Il 9 marzo 2019, per esempio, abbiamo pubblicato una raccolta di articoli, progetti e ricerche che raccontano l’urgenza di fare del femminismo un tema di cui occuparsi tutti e tutte, tutti i giorni. A marzo del 2020 abbiamo pubblicato, dopo un lavoro di intelligenza collettiva, una serie di risorse sotto il cappello “Informarsi, comunicare e attivarsi ai tempi del Covid19“
- La pagina Facebook (con 16.000 “mi piace”, aumentati di circa 1.000 da gennaio 2019) è stata usata soprattutto per promuovere le iniziative che abbiamo organizzato, oltre che per condividere contenuti che abbiamo reputato interessanti provenienti dalla rete dei soci e delle socie o da organizzazioni partner.
- Attraverso Mailchimp abbiamo inviato 9 newsletter, con un open rate medio del 32,5% a un click rate medio del 4,5%
- I profili di Twitter e Instagram sono stati usati per raccontare in diretta la Summer School 2019 e 2020 e per il live blogging di alcune iniziative.
- Il 22 agosto 2019 Tommaso Goisis è stato intervistato dal TGR Rai3 Basilicata per raccontare la RENA Summer School 2019 (qui il video) così come è successo nel 2020 con l’emittente TRMh24 (qui il video).
Da qualche settimana l’associazione ha iniziato a progettare la realizzazione di un podcast per raccontare e diffondere storie di cambiamento giusto. La comunicazione esterna è sicuramente uno degli ambiti in cui consigliamo al prossimo direttivo di impegnarsi con forza, definendo una strategia digitale complessiva dell’associazione, da declinare in diverse azioni sui diversi canali, a seconda dell’obiettivo e del pubblico che si intende raggiungere. Crediamo che ci siano grandi potenzialità di amplificazione digitale del capitale di fiducia che sentiamo vivo e vivace attorno a RENA.
10. Conclusioni
“If one wants to act, the dilemma is how and where; there is no “when?” with time running out, the time is obviously now.” ― Saul D. Alinsky, Rules for Radicals: A Pragmatic Primer for Realistic Radicals
Avremmo potuto fare di più. Avremmo potuto fare di meglio. Avremmo potuto generare più impatto. Sì, sì e sì. Ed è proprio in questo spazio, in questa perenne incompiutezza e ambizione a voler rendere sempre più giusta la società in cui viviamo che troviamo il senso del nostro agire. Queste non vogliono essere delle vere conclusioni, perché nulla è concluso. Abbiamo affrontato un tratto di strada insieme e così continueremo. Chi nel prossimo direttivo, chi come semplice socio e socia dell’associazione.
Il cammino è ancora lungo.
Tommaso Goisis, Stefania Paolazzi, Giulia Paciello, Luca Cantelli, Ana Victoria Arruabarrena, Giuseppe Ciarliero, Daria Santucci.