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Matera, 28 Agosto 2018

Cari e care partecipanti alla ottava RENA Summer School,
viviamo in un tempo in cui sembrano rimanerci poche certezze, come ci ricordano gli eventi turbolenti in cui siamo immersi.

Questa scuola, quasi dieci anni fa, era nata con l’obiettivo di contribuire a realizzare il “buon governo” e una “cittadinanza responsabile”. Molte cose sono cambiate intorno a noi nel frattempo. Abbiamo così accettato la sfida di “imparare il cambiamento”, “governare il caos” e – a partire da domani – “reinventare istituzioni”.
Sebbene l’attualità bussi prepotente alle nostre porte, domani inizierà, per tutti noi, un “tempo sospeso” che sarà – ci auguriamo – il più possibile affascinante, impegnativo, intenso, bello, pieno di confronti e di idee. Spiazzante, nella sua accezione migliore. Proveremo ad andare più lenti, più profondi e più soavi, per dirla con la formula di Langer.

Il tema che abbiamo scelto, lo sapete, è per sua natura articolato e complesso. Indaga le fondamenta dei pilastri su cui si reggono le democrazie moderne e attraversa campi molto diversi, dal diritto alla politica, dagli spazi ai lavori, dall’innovazione al conflitto. Eppure abbiamo sentito l’esigenza di ricominciare a porci alcune domande al nostro stare insieme.

Per cinque giorni proveremo insieme a capire quale siano la natura e la missione delle istituzioni, intese come moduli sociali, assetti economici, regole comuni, organizzazioni partecipate. E quali siano le strade per cambiarle, tra attivismo civico, impegno politico, lavoro culturale, associazionismo, imprenditoria responsabile, battaglia delle idee, conflitto non violento ed innovazione dentro e fuori della pubblica amministrazione.
Insieme esploreremo le tante strade alternative e complementari che abbiamo davanti, provando ad apprezzarne i potenziali impatti. Insieme. Perché noi soci di RENA saremo a Matera per imparare con voi e da voi.

Siamo davvero ansiosi di conoscere le vostre storie e le vostre visioni. Abbiamo sbirciato e studiato i vostri profili e, mai come questa volta, il dualismo docenti/discenti è del tutto inappropriato. Sappiate pure che moltissimi degli arenauti si sono affacciati a questo mondo associativo, caotico e ambizioso, dal balcone delle Monacelle, arrivando come partecipanti e restando come attivisti.

Come ogni anno, abbiamo lavorato sodo per organizzare – praticamente tutti noi nel nostro tempo libero – questa occasione di apprendimento, unica in Italia proprio perché vive dell’entusiasmo, dell’impegno e della responsabilità delle persone che ne prendono parte. Irreplicabile per la spigliatezza e l’imparzialità con cui si scelgono i contenuti e ci si tuffa dentro le questioni.

Per questo, arrivando a Matera non ponetevi limiti. Liberatevi di ogni imbarazzo e sprigionate tutte le vostre energie. Arricchite la scuola con i vostri saperi e la vostra curiosità. Lasciatevi emozionare e trasportare da una città e da un clima di condivisione, lo vedrete, davvero senza pari. Noi di RENA, dal canto nostro, faremo lo stesso.

I frutti di questa esperienza matureranno nel tempo. E saranno tanto abbondanti quanto la vostra capacità di mettervi in gioco e scommettere sul fatto che abbiamo davanti un futuro migliore del presente in cui viviamo, se cominciamo adesso a costruirlo.

Ora più che mai c’è il bisogno di coltivare nuove speranze e mettere in atto azioni inconsuete, radicali. Giuste. Di trovare le risorse per rigenerare la società in cui viviamo, senza accontentarci di giocare in difesa, tentando di conservare equilibri passati e precari che, anche nei casi migliori, non sono semplicemente più riproducibili.
Facciamo della Summer School, ancora una volta, un appuntamento impossibile da dimenticare.

RENA

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