Chi é e di cosa si occupa?
Luca Manzi é scrittore e sceneggiatore romano, autore del romanzo “Il destino è un tassista abusivo” (Rizzoli) e ideatore della serie TV “Boris”.
Che cosa l’ha appassionata del progetto Pionieri?
L’idea di valorizzare il meglio dell’Italia, chi di fronte alle difficoltà diventa più creativo invece che piangersi addosso
Che cosa significa per lei esseri Pionieri oggi?
Significa saper guardare dietro la collina, del pessimismo cosmico e ideologico che sta piallando questo paese, sapersi immaginare un mondo in cui la nostra idea è realizzabile e vincente; sapere che probabilmente quando saremo arrivati in cima alla collina il panorama sarà diverso da quello che ci eravamo immaginati, ma non smettere di salire per questo.
Significa credere nel proprio talento e nelle proprie idee con fede ottusa, integralista, irragionevole; significa non farsi convincere da nessuno a desistere; significa essere aperti ma sicuri di sè essere convinti che l’unico che può fermarti sei tu, che non ti fermerai mai per il solo fatto che un altro ti dice di fermarti. La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo. Ma lui non lo sa.
Significa rubare e farsi rubare, non aver paura di condividere, togliersi dalla testa l’idea imbecille che il peggior capitalismo ci ha instillato che il successo venga dalla sopraffazione e non dalla condivisione; per questo RENA è importante.
Significa barare; sì barare. Non intendo violare la legge ma agire al limite e forzare le regole non scritte dellagire imprenditoriale. viviamo in un mondo che è costruito per scoaraggiare l’innovazione, e quel mondo dobbiamo fotterlo; non siamo forti a sufficienza per affrontarlo di petto ed abbatterlo per ora, quindi dobbiamo fare una guerra non convenzionale, aggirare, eludere, ingannare un sistema che si è costituito per perpetrarsi in maniera dogmatica e cristallizata invece che evolversi. Il mondo in cui cerchiamo di entrare spesso si comporta come i proprietari dei casinò: se vinci a blackjack perchè sei bravo, non perchè bari, ti caccia. E allora che rimane da fare?
Significa fare cose che non c’entrano niente. Non farsi inghiottire dal nostro lavoro, dal nostro settore, dai nostri interessi, non scordare mai che dietro c’è iun mondo vasto e incredibile. Significa sapere che le idee più vincenti si trovano senza cercarle, si trovano nei posti in cui siamo capitati per caso. Perderci, buttare ogni tanto un po’ di tempo in mondi che non ci appartengono, finanche che non ci interessano significa essere liberi da quello che facciamo, e quindi poterlo amare di più, e fare meglio; significa non prenderci troppo sul serio, farci coinvolgere dall’autoironia del mondo; Significa guardare la lista dei film, delle mostre, dei concerti un sabato pomeriggio ed andare a vederne uno a cui non saremmo MAI andati.
Significa ridere, ogni volta che ridiamo la rivoluzione è già iniziata.
Di quale pioniere ha narrato la storia?
AddioPizzo Travel
—
Luca Manzi sarà presente a “La notte dei Pionieri” , la cerimonia di premiazione del concorso “A caccia di Pionieri”, venerdi’ 3 maggio presso la Triennale di Milano.