Giovedì 24 a Torino (ore 19, Fondazione Sandretto) parte il tour che presenta la nuova sfida di RENA: la caccia ai Pionieri. Attraverso i racconti di innovatori torinesi, la prima tappa del road show nazionale spiegherà tutti i dettagli del progetto: una call aperta a tutte le organizzazioni che innovano, collaborando.
In un momento in cui l’Italia appare segnata da scontri generazionali, scambi di poltrone e scarsa innovazione, RENA cerca i segni tangibili del Paese che già sta cambiando. Sono questi i nuovi Pionieri: cittadini che si nutrono di collaborazione e diversità e che, lavorando in rete, producono risultati inattesi.
I Pionieri ci ricordano che il tutto è più della somma delle parti, ma la collaborazione non basta. Secondo RENA, per essere Pionieri bisogna essere giovani, innovativi, responsabili, ad alta connettività, concreti ma visionari. Per citare Tapscott e Williams, ci vogliono apertura, peering, condivisione, azione globale.
RENA lavora così. E il punto dove vuole arrivare con Pionieri è quello che già nel 2012 Luca De Biase aveva capito essere il suo focus: l’intelligenza collettiva. Ovvero, quella splendida “cosa” che producono persone lontane che, in digitale, scambiano saperi complementari. Questo è ciò che RENA sta cercando: cittadini che, coordinandosi in base a un pensiero comune, “con le loro strutture tecnologiche influiscono sulle agende, gli interessi, i comportamenti”. Mantenendo la diversità e senza aspirare all’omogeneizzazione.
Costruire un oggetto comune è diverso da condividere. E questo è quello che fanno i Pionieri: appassionati di qualità della democrazia, sviluppo locale, formazione e valorizzazione dei talenti. Vi aspettiamo a Torino per conoscere l’Italia che sta già costruendo il futuro, collaborando.
L’incontro è aperto a tutti, iscrizioni qui.
Per informazioni su Pionieri: www.progetto-rena.it/pionieritorino